Questioni bibliche Il marchio cristiano dell'amore
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IL MARCHIO CRISTIANO DELL'AMORE

Paulo Junior

"Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri" (Gv 13:35).

Caro lettore, stamattina sono stato guidato dallo Spirito Santo a scriverti sul tema fondamentale del cristianesimo: l'amore.

Gesù predisse che uno dei più terribili segnali della fine del mondo sarebbe stato l'anaffettività, o il raffreddamento dell'amore: "Per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà" (Mt 24:12). L'odio, l'indifferenza e la freddezza di cuore avrebbero preso il posto dell'amore che, un po' alla volta, sarebbe andato a diminuire. Questo, sicuramente, è stato il marchio principale di questo secolo. Il peccato di fatto è aumentato: atti di malvagità contro i nostri simili sono compiuti quotidianamente, a scapito del rispetto, della lealtà, della cordialità e della generosità. Le persone di oggi non si amano, non dimostrano amore le une per le altre, sono impazienti e intolleranti con i propri simili; il marchio dell'uomo moderno è l'egoismo.

Gli uomini sono diventati così individualisti, così concentrati su sé stessi, che tutto ciò che fanno è pensare a ricevere benefici, proteggere solo sé stessi, difendere "il proprio", e, come pensano, "il resto vada in malora". Nelle case, le mogli non stanno amando i propri mariti, i genitori non stanno amando i figli e i fratelli si odiano! Le case di oggi sono luoghi freddi, senza affetto, attenzioni e amore. Per quanto possa sembrare incredibile, la Chiesa sta manifestando la stessa cosa. Molti cristiani stanno vivendo questo venir meno dell'amore: credenti senza amore per le persone, per le anime perdute, senza amore per i propri nemici. Anche il popolo di Dio sta diventando freddo e indifferente ai dolori e agli infortuni del prossimo e persino a quelli della propria famiglia!

Nel frattempo, la cosa più grave è che molti cristiani non stanno amando nemmeno gli altri cristiani, fratelli nella fede, quelli che Gesù ha comprato con il proprio sangue e ha unito al proprio corpo che è la Chiesa. Questo è veramente un fatto allarmante! I cristiani non possono permettersi il lusso che questo accada nella propria vita. Nel testo di sopra, Gesù ha detto in che modo saremmo stati riconosciuti come cristiani su questa terra, come saremmo stati di fatto riconosciuti come i suoi veri discepoli: non sarebbe stato per i suoi doni miracolosi, né per la nostra capacità di costruire opere colossali per il regno di Dio; Gesù disse che non sarebbe stato per la nostra eloquenza, per il nostro potere espositivo di predicare da sopra un pulpito, né per la nostra logica teologica e accademica; lui non disse che saremmo stati riconosciuti come cristiani se avessimo distribuito tutta la nostra fortuna per il sostegno dei poveri, o se addirittura avessimo dato i nostri corpi per essere arsi (1 Co 13:3), ma se ci fossimo amati gli uni gli altri! Il marchio più grande è l'amore, l'amore di cui tanto questo mondo ha bisogno. La disposizione di fare del bene al prossimo senza ricevere nulla in cambio per il solo piacere di vedere che quell'anima sventurata ha ricevuto sollievo. Gesù lo sottolineò ancora di più quando disse "gli uni gli altri". In questo punto, Egli si sta riferendo a quelli della famiglia della fede. "Chi ama suo fratello rimane nella luce e non c'è nulla in lui che lo faccia inciampare" (1 Gv 2:10). Come può una persona dirsi cristiana e odiare tanto i propri fratelli? Critiche pesanti gli uni verso gli altri, invidia, parole cattive proferite contro altri cristiani, impazienza, volgarità. Santo Dio del Cielo, quanto inganno nel popolo di Dio, divisioni, dissensi, calunnie! I credenti di oggi realizzano vere e proprie battaglie campali gli uni contro gli altri.

Potrebbe questo tipo di individuo dirsi cristiano? "Chi non ama non ha conosciuto Dio" (1 Gv 4:8). Queste cose non dovrebbero far parte della relazione tra cristiani sani e maturi: tutto questo sta succedendo in maniera eccessiva. Mio caro fratello in Cristo, ti sto sfidando ad amare, a combattere per questo amore. Se non possiedi questo amore, Ti invito ad andare alla fonte (Dio). "Noi abbiamo conosciuto l'amore che Dio ha per noi, e vi abbiamo creduto. Dio è amore; e chi rimane nell'amore rimane in Dio e Dio rimane in lui" (1 Gv 4:16). Cerca Dio, cammina con lui, chiedi incessantemente il Suo amore, implora perché lui ti conceda l'amore per il tuo prossimo e amore per i tuoi fratelli. Siamo pazienti con i più deboli, comprensivi, affabili, dolci, mio Dio! Smettiamo un po' di pensare solo a noi stessi. E in più: non facciamo questo con un cuore ipocrita, esternando solo una attitudine "farisaica" che ha per fine gli applausi umani, ma con un sentimento sincero e solido di allegria o tristezza per la condizione dei nostri fratelli! Solo così saremo veramente i suoi discepoli, solo così il mondo riconoscerà che siamo suoi e che siamo stati mandati da lui. Così molti vedranno la fede quando ci guarderanno e testimonieranno che le nostre parole sono accompagnate dall'amore di Dio. "Questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche il suo fratello" (1 Gv 4:21).

Nell'amore di Cristo, Paulo Junior

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