Questioni bibliche Palestina: terra di chi? La verità secondo la Bibbia
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PALESTINA: TERRA DI CHI?

LA VERITA' SECONDO LA BIBBIA

Ci piacerebbe dare una risposta secca, ma la Bibbia ci impone una riflessione molto attenta. E non possiamo sorvolare, perché solo una conoscenza solida delle Scritture può aiutarci ad assumere un punto di vista sano ed equilibrato su Israele.

Nell'editoriale Terra compromessa, che vi consigliamo di leggere, abbiamo ribadito che l'unica terra che valga la pena conquistare, per Ebrei e Palestinesi, è il Regno di Cristo, il principe della pace. Non possiamo nascondere, tuttavia, il nostro imbarazzo nel vedere, sui social, la pubblicazione di cartine geografiche tese a dimostrare che "gli Ebrei erano lì da prima degli Arabi".

Come stanno, realmente, le cose, secondo la Parola di Dio?

In particolare, vogliamo sapere:

  • Qual è la terra che Dio ha promesso a Israele?
  • C'era qualcuno su quella terra, prima che fosse conquistata da Israele?
  • È venuto qualcun altro, su quella terra, dopo la fine dei regni israeliti? Gli "usurpatori" sono gli Arabi?
  • A chi spetta, realmente, quella terra?

Innanzitutto, si tende a ignorare che esiste una differenza fondamentale tra:

a. la terra che Dio ha promesso a tutta la discendenza di Abramo, e cioè

  • a Ismaele, figlio di Agar
  • a Isacco, figlio di Sara
  • ai figli di Chetura

b. la terra che Dio ha promesso ai soli discendenti di Isacco (Israele)

Diamo un'occhiata alla cartina sottostante. Come leggiamo in Genesi 10, dopo il diluvio universale la terra fu popolata dai discendenti di Sem (penisola arabica, sud Mesopotamia), Cam (Africa e Mesopotamia centrale, fino al Golfo Persico) e Iafet (isole delle nazioni, Europa/Asia). I Camiti, però, furono maledetti da Noè a causa dell'oltraggio fatto a costui dal figlio Cam: essi sarebbero stati schiavi di Sem (Ge 9:24). Ricordiamocelo.

Curiosamente, la porzione dei Semiti sembra essere la più piccola delle tre, e, della terra promessa all'intera discendenza di Abramo, Israele rappresenta non più dello 0,05%; questo schema, per quanto approssimativo, ci aiuterà a capire meglio le proporzioni effettive tra tutte e tre le parti.

Qual è, a questo punto, la terra che Dio ha destinato a Israele?

Prendiamo i riferimenti biblici. Fin dalla sua amicizia con Abramo, proveniente da Ur dei Caldei (Ge 11:28), Dio gli rinnova, ripetutamente, la promessa di una discendenza numerosissima e di una terra su cui abitare in modo stabile e perpetuo.

Inizialmente, Dio fa riferimento alla terra di Canaan; quando Abramo vi giunge, però, non trova una terra vergine, ma un paese abitato da qualcuno: i Cananei. "(…) Arrivarono al paese di Canaan e Abram attraversò il paese fino alla località di Sichem, presso la Quercia di More. Nel paese si trovavano allora i Cananei. Il Signore apparve ad Abram e gli disse: «Alla tua discendenza io darò questo paese», Ge 12:4-7; anche 17:8.

Ancora, in Genesi 13:12-17, Dio invita Abramo ad abbracciare con lo sguardo e a percorrere a piedi Canaan, la terra promessa. Tutto questo, però, sembra cozzare con l'altra promessa, quella di una discendenza numerosa come le stelle del cielo e la polvere della terra (Ge 13:15; 15:5), promessa rivolta anche ad Agar, concubina di Abramo (Ge 16:10). Altrove, addirittura Dio promette "nazioni" ad Abramo, Isacco, Giacobbe e Giuseppe (Ge 17:4-6; 17:16; 18:18; 22:18; 25:23; 26:4; 27:29; 35:11; 48:19), ma anche ad Agar (Ge 21:13). Numeri così grandi sono incompatibili con una terra dai confini limitati, come vedremo.

In seguito, dopo il sacrificio degli animali, Dio ripete le sue promesse ad Abramo: "In quel giorno il SIGNORE fece un patto con Abramo, dicendo: «Io do alla tua discendenza questo paese, dal fiume d'Egitto al gran fiume, il fiume Eufrate; i Chenei, i Chenizei, i Cadmonei, gli Ittiti, i Ferezei, i Refaim, gli Amorei, i Cananei, i Ghirgasei e i Gebusei»", Ge 15:18-21. Stavolta, però, come si vede, appare lampante che la terra promessa alla discendenza di Abramo sia di estensione notevolmente maggiore: dal fiume Nilo al fiume Eufrate. Non più solo Canaan.

Che il popolo di Dio sapesse benissimo che la terra da conquistare fosse la sola Canaan, è chiaro in Numeri 34:1-12, dove sono definiti i confini di questa terra: "Il Signore disse a Mosè: «Da' questo ordine agli Israeliti e riferisci loro: Quando entrerete nel paese di Canaan, questa sarà la terra che vi toccherà in eredità: il paese di Canaan. Il vostro confine meridionale comincerà al deserto di Sin, vicino a Edom; così la vostra frontiera meridionale partirà dall'estremità del Mar Morto, a oriente; questa frontiera volgerà al sud della salita di Akrabbim, passerà per Sin e si estenderà a mezzogiorno di Kades-Barnea; poi continuerà verso Cazar-Addar e passerà per Asmon. Da Asmon la frontiera girerà fino al torrente d'Egitto e finirà al mare. La vostra frontiera a occidente sarà il Mar Mediterraneo: quella sarà la vostra frontiera occidentale. Questa sarà la vostra frontiera settentrionale: partendo dal Mar Mediterraneo, traccerete una linea fino al monte Or; dal monte Or, la traccerete in direzione di Amat e l'estremità della frontiera sarà a Zedad; la frontiera continuerà fino a Zifron e finirà a Cazar-Enan: questa sarà la vostra frontiera settentrionale. Traccerete la vostra frontiera orientale da Cazar-Enan a Sefam; la frontiera scenderà da Sefam verso Ribla, a oriente di Ain; poi la frontiera scenderà e si estenderà lungo il mare di Genèsaret, a oriente; poi la frontiera scenderà lungo il Giordano e finirà al Mar Morto. Questo sarà il vostro paese con le sue frontiere tutt'intorno»".

Israele doveva occupare solo Canaan. Perché? Perché il resto del territorio sarebbe stato occupato dai discendenti di Ismaele, avuto con Agar, e dai figli avuti da Chetura, divisi secondo le varie tribù, cioè da "tutta" la discendenza di Abramo.

In Genesi 25, è scritto che gli Ismaeliti abitarono da Avila a Sur, la striscia di terra che è compresa tra il Nilo e il Mar Rosso, addirittura andando verso l'Assiria, cioè la Mesopotamia. Essi abitarono "di fronte ai propri fratelli" (v.18), proprio perché, presumibilmente, tutti gli altri discendenti di Abramo si trovavano nella penisola arabica, al di là del Mar Rosso.

Quanto ai figli di Abramo e Chetura, solo Madian e poche altre tribù sono state identificate con certezza, ma la loro localizzazione è, chiaramente, tra la penisola arabica e il sud-est del Nilo. Gesù nominò la regina del Sud che venne dalle estremità della Terra per ascoltare la sapienza di Salomone (Mt 12:42; 1Re 10:1-13): potrebbe essere un riferimento al leggendario regno di Seba, nell'attuale Etiopia.

La terra toccata a Israele, Canaan, che coincide con l'odierna Palestina, è veramente piccola per immaginare che possa contenere miriadi di persone. La sua conquista, tra l'altro, dovette essere compiuta militarmente da Israele, mentre non fu così per gli altri discendenti di Abramo: tutto questo ha un significato spirituale, perché Dio usò Israele per compiere il giudizio sui Camiti che abitavano lì, affinché si adempisse la maledizione di Genesi 9:24; tuttavia, la vittoria era garantita solo quando il popolo eletto camminava in santità.

 Nell'editoriale Terra compromessa, abbiamo chiarito che le promesse di moltiplicazione si spiegano con il fatto che la vera Israele è la progenie di Abramo per fede, e non per etnia; dunque, come scritto in Romani 4:13, Abramo "è erede del mondo", e non di un minuscolo pezzo di terra, e la terra promessa dei redenti è la vita abbondante in Cristo e nel Regno, a patto di seguirlo pienamente.

Purtroppo, la scarsa conoscenza dell'Epistola ai Romani e del Pentateuco ha fatto sì che fosse tacitamente approvato, anche dai cristiani, l'espansionismo aggressivo di Israele. Anche l'attuale configurazione dello Stato di Israele, costituito nel 1948, è un'interpretazione "generosa" rispetto ai confini tracciati in Numeri 34: come si vede, i confini meridionali sono stati "allungati" fino al Mar Rosso per avere uno sbocco sul mare, cosa che non era prevista dalle Scritture (il confine meridionale segue la linea Mar Morto- deserto di Sin- Kadesh Barnea- Mar Mediterraneo). Dalla cartina di seguito, è possibile anche vedere come Israele si sia espanso progressivamente negli anni, senza rispettare neppure i confini politici concordati nel 1947, a totale rovina dei Palestinesi, sempre più marginalizzati.

Ora attenzione. Nel primo capitolo di Deuteronomio e di Giosuè, sembrerebbe esserci una contraddizione: Mosè e Giosuè, infatti, vengono invitati da Dio a prendere possesso della terra dal deserto fino al Libano e al fiume Eufrate. Posto che a Mosè fu impedito di entrare nella terra promessa per disobbedienza, sembra che Dio abbia esteso i confini di Giosuè più a nord e più a sud. Tuttavia, per tutta la sua vita, Giosuè si concentrò solo sulla conquista di Canaan; lo stesso re Davide, in seguito, avrebbe costituito il regno in base ai confini tracciati in Numeri 34, interessandosi non di espandersi nella regione, ma piuttosto di recuperare le due tribù e mezza rimaste a est del Giordano (Ruben, Gad e la mezza tribù di Manasse). Questo dettaglio conferma che Davide non perseguì l'obiettivo di un "grande Israele", ideologia che è invece molto presente nel Sionismo moderno.

E dopo la fine dei regni di Israele e Giuda? Chi ha invaso la "terra promessa"? Gli Arabi?

A dispetto di tante ricostruzioni che si vedono impazzare sui social, dobbiamo ricordare che, prima degli Arabi, si susseguirono, in ordine, le seguenti invasioni:

  • 722 a.C.: Assiri
  • 586 a.C.: Babilonesi
  • 538 a.C.: Persiani
  • 333 a.c.: Macedoni
  • 323 a.C.: Seleucidi
  • 140 a.c.: Asmonei
  • 47 a.c.: Romani
  • 395: Bizantini
  • 611: Persiani
  • 636: Arabi

Quando arrivarono gli Arabi, insomma, il substrato demografico di Israele era già ampiamente "contaminato" dalla presenza di altre etnie, che avevano introdotto in Palestina i loro usi e costumi. Non esiste nazione al mondo che non abbia ricevuto influssi di altri popoli, lingue e culture!

Gli Ebrei ortodossi, al contrario dei Sionisti, accettano la condizione di "esilio" come fatto inesorabile, prescritto da Dio e predetto dai profeti, e non hanno pretese sulla terra. Inoltre, affermano che, prima che il Sionismo fosse operante, convivevano in Palestina diverse etnie, in modo collaborativo e pacifico; tuttavia, in seguito al ritorno in massa degli Ebrei, provocato dalla propaganda sionista, la situazione è degenerata, perché Israele è divenuto un soggetto occupante, e il peggio è che lo ha fatto manipolando il messaggio della Torah. Ma i cristiani dovrebbero ragionare con il discernimento della Parola!

Ricapitolando, possiamo schematizzare così le nostre conclusioni:

1. Prima della conquista da parte di Israele, nella terra di Canaan c'erano i Cananei, discendenti di Cam.

2. La terra promessa a Israele è una piccola parte della terra promessa a tutta la discendenza di Abramo.

3. La discendenza promessa sia ad Isacco che a Ismaele è troppo numerosa per essere contenuta in una terra limitata da confini, e infatti si è sparsa in tutto il mondo.

4. La conquista di Canaan aveva un senso spirituale, tuttora valido, ma non è un'autorizzazione perpetua a occupare ed uccidere.

5. I confini tracciati da Dio per Israele non includevano anche la striscia che porta al Mar Rosso, e quindi non coincidono con gli attuali confini dello Stato d'Israele.

6. Gli Arabi non si possono definire usurpatori, in quanto sono stati preceduti da altri popoli.

7. Non è interesse di Dio che gli Ebrei ottengano un pezzo piccolissimo di terra a prezzo di tanto sangue, ma piuttosto che si convertano ed ereditino la salvezza insieme ai loro fratelli Palestinesi.

Dio ci benedica!

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